mercoledì 15 maggio 2013

Forbici e mali comuni..


La mia parrucchiera non è come tutte le altre: da lei non si fanno le solite ciance da paesani, sparlando della sciura Maria o della sciura Pina. Ne saltano fuori discorsi seri, credenze e teorie sui complotti. Insomma si parla un pò di tutto. Ciò che mi meravigliava un tempo, e che adesso riesco ad analizzare dall'esterno, è il fatto che tra estranei ciò che ci accomuna sono i malesseri. In realtà i mali comuni potrebbero essere qualsiasi cosa: un mal di testa cronico, le unghie dei piedi incarnite e via dicendo..
Il punto è che quando una persona ti racconta una sua esperienza e rivedi te stesso in quella situazione, ti rendi conto che non sei l'unico che è stato male per tal motivo. Ti senti capito, compreso e ti vorresti dare una pacca sulla spalla e dirti "lo vedi, non sei stata l'unica". Purtroppo quando si sta male si entra in una spirale negativa dove tutte le uscite sono bloccate e ciò che ti rimane da fare è rannicchiarti e aspettare che passi l'apice del tuo dolore.
Mi sono rivista nei racconti della mia parrucchiera e la cosa mi ha fatto riflettere. Mi ha dato la possibilità di capire che chiunque può trovarsi in situazioni che tu stessa hai dovuto affrontare.
Di mio sono una persona ansiosa e si sa: non c'è cura per l'ansia. Ciò che è importante, in casi nei quali si ha una convivenza forzata col proprio male, è accettarlo. Perché è parte di te, ma non deve essere l'unica parte funzionante ed è qui che bisogna reagire. Bisogna darsi la spinta che Lorelay dà a Rory quando è in difficoltà. Mi sono sentita così parlando con la mia parrucchiera, come in una puntata di Gilmore Girls dove, nonostante la differenza di età, entrambe le protagoniste si trovano ad affrontare le stesse tematiche e gli stessi problemi che puntualmente si confideranno, facendosi forza l'un l'altra.

Quando qualcosa mi fa riflettere lo posto qui, in questo mio piccolo spazio. Ma poi..voi li fate dei discorsi così profondi con la parrucchiera? 


lunedì 29 aprile 2013

Oh Tony, perchè sei tu Tony..

Ho visto Iron Man 3.

Non sto a svelarvi troppo ma, voglio dire la mia.
Non so.. mi ha lasciata con la bocca asciutta. Mi aspettavo il solito vecchio Tony, sbruffone ed egoista e invece si è visto il suo lato più umano, il suo lato più debole. Si è visto TONY, forse per la prima volta.
Alla fine tutto quello che ha passato l'ha colpito emotivamente (i due episodi Iron Man, gli alieni, New York..) e capisco che per la storia era giusto far crollare l'uomo di ferro, che non ha altro che un' armatura ed una intelligenza fuori dal normale (che non è poco).
Pepper è stata molto presente, forse perchè è l'unico punto di forza di quest'uomo in conflitto con le sue ansie, che lo salva per ben due volte dal pericolo. Brava Pepper, ci piaci con l'iniziativa! 
La scelta della musica era poco azzeccata: insomma, ricordiamo che il secondo Iron Man aveva un'intera colonna sonora made by AC/DC. Sarebbe stato difficile, e lo è stato, superare la qualità musicale del precedente film.
Sto facendo un sacco di critiche al mio super eroe Marvel preferito ma, davvero, questo terzo capitolo mi ha lasciata con dell' amaro in bocca. 
Come sempre, Robert Downey Jr. ha dato una grandissima interpretazione inscenando perfettamente il contrasto tra la sbruffoneria e gli attacchi di panico, ma avrei voluto vedere un pò più di Iron Man e non solo un Tony distrutto dagli eventi. Comprendo perfettamente il suo crollo emotivo e spero che il suo monologo con il caro vecchio Hulk gli sia servito a liberarsi dalle sue ansie e a prepararsi per un ritorno bello spaccone per un prossimo Iron Man, o per lo meno, per un prossimo Avengers.








giovedì 4 aprile 2013

Tuscany way of life

Recentemente sono stata a Firenze con il mio fidanzato.
Ero già stata in questa meravigliosa città e devo dire che la amo sempre più! 
Tralasciando l'aria romantica, un pò medievale, che si respira per tutta la città con il suo bell'Arno e luci del giorno e della notte che creano atmosfere magiche, voglio condividere la nostra esperienza senza stare a raccontarvi delle visite turistiche.

Capitolo 1 - L'albergo
Splendido: abbiamo soggiornato all'una hotel vittoria in una camera classic. 
L'arredamento moderno in contrasto con le porte delle camere che raffigurano personaggi storici crea una perfetta sintonia, resa possibile anche dai movimenti e i giochi nati dalle luci e dagli arredamenti "simpatici" (tra cui le sedie del signor Novembre!!).
Un'iniziativa davvero carina è quella del "book crossing": etichetti il tuo libro e chi lo trova interessante se lo porta con sé, per poi lasciarlo in un altro angolo book crossing. I libri fanno il giro del mondo e sta volta non hanno bisogno di essere in formato pdf. Direi che è tutto molto vintage ma con un pizzico di modernità. Cool ;) 
Per chi volesse saperne di più www.bookcrossing.com

Capitolo 2 - I fiorentini
Sicuramente tutti voi saprete che i fiorentini sono tra i più simpatici e gentili esseri che esistano sulla terra. Hanno un accento meraviglioso e sono molto socievoli. Qui cammini per strada e vedi persone imbronciate con la testa bassa, a Firenze è tutto il contrario: hanno tutti un sorriso da porti e son sempre pronti a far festa. Son dei bischeri solari, via! :D

Capitolo 3 - La movida
Il centro è pieno di turisti. Se vuoi vedere la movida fiorentina devi spostarti verso il borgo di S. Frediano. Certo anche la parte storica è bella movimentata ma in questo borgo ci sono dei localini molto carini, dove si mangia bene!
Voglio portare un pò di attenzione al Sanfrediavino, posto che mi ha più colpita: un wine bar-ristorante piccolino, con le pareti color vino ed un neon all'interno con scritto "cantina". Tavoli in legno, stile grezzo ma molto caratteristici e un proprietario troppo hipster: barba lunga e folta, occhialoni stile nerd, toscanaccio simpaticissimo. Un ganzo.
La cena è stata ottima: la tagliata di filetto e gli assaggi di formaggi e salumi sono d'obbligo, fatene tesoro. Inutile dire che anche il vino era ottimo. Il sanfrediavino è una tappa che non deve mancare in un viaggio a Firenze. Caro amico hipster torneremo a trovarti!
Siamo stati poi al Latini, più in centro verso la Santa Maria Novella. In questo posto si mangia una fiorentina spettacolare! Non c'è molto da dire, l'arredamento è da osteria con dei prosciuttoni appesi per tutto il soffitto e la cena è stata super anche qui! Se dovete mangiare una fiorentina, dove scegliere questo posto ma, attenzione! Prenotate perchè qui, nel week end, i tavoli girano 3 volte!! Questo fa capire che io non debba aggiungere nient'altro per convincervi che sia un posto dove si mangia bene.

Capitolo 4 - Le mostre
Si, avevo detto che non avrei parlato delle visite turistiche ma due paroline piccole devo spenderle per la stupenda mostra di Dalì, a Palazzo Medici Riccardi. 
Premetto che alla tesina delle medie ho portato come argomento di storia dell'arte Dalì.. quindi il mio amico baffetto mi accompagna da tempo. Vedere le sue opere dal vivo è stato emozionante e si respirava ancor più il connubio tra la psicoanalisi e il surrealismo, che è parte integrante delle sue opere.
Sembra di essere in una bolla di sapone, isolati per un attimo dalla realtà a respirare la sana e pura follia dell'artista. Fantastico.

Tornare a casa è stato un pò triste, il sole ci aveva lasciati e noi siamo rientrati con la pioggia ma ci siamo portati nel cuore un pezzo di quella solarità toscana che potremo usare nei giorni uggiosi come questo, fermando il tempo con un orologio molle appeso ad una spalla. ;)




lunedì 11 marzo 2013

Dottore (del buco del..)

Sono due giorni che mi sveglio laureata. Non riesco ancora a realizzare di aver finito il mio percorso tortuoso (a causa dei miei problemi di salute) di studi. 
Tre anni fa non pensavo di vedermi dove sono arrivata: credevo poco in me e nelle mie capacità ma ad oggi, col senno di poi, ho capito che anche io ho un valore, che sono capace di fare ciò a cui ho dedicato i miei studi e lo so fare anche abbastanza bene. Ho discusso la tesi in modo sicuro, mi sentivo ferma nell'esposizione e senza ansie. Ho avuto qualche momento di panico in cui mi è scappato un "come si dice.." (prontamente il mio relatore mi ha suggerito la parola magica, grazie!) e mi sarei tirata una ciabatta in testa però, a parte questi piccolissimi e rari lapsus, è andato tutto veramente bene!
Ora arriva la parte più difficile come mi han detto molti.. in realtà io non la vedo difficile: la vedo come un'opportunità per mettermi alla prova, per mettermi in gioco. Inizia la vita vera adesso e non mi importa se sarà difficile: vestirò il mio miglior sorriso e con curriculum e portfolio alla mano, mi avventurerò alla ricerca di un lavoro. Non nascondo che mi piacerebbe comunque approfondire alcuni aspetti dei miei studi, come la formazione delle persone e il mondo del cinema e dei mass media. 
Credo che in questa settimana di pausa dal mondo intero, oltre a preparare dei curriculum, cercherò dei corsi sugli argomenti che mi interessano..magari non li farò subito, ma non voglio precludermi la possibilità di frequentarli. Negli ultimi anni ero stufa di studiare, ma non mi ero ancora imbattuta in questo mondo cinematografico di cui voglio far parte, nel quale mi piacerebbe poter lavorare.
Non c'è bisogno che mi diciate "ma la crisi?": so che c'è e so che non può durare per sempre e di sicuro, adesso che sono arrivata, non voglio farmi spaventare da questa Italia. Se nessuno fa nulla per cambiarla non cambierà mai. Di mio, per ora, ci metto un atteggiamento positivo e propenso per il cambiamento e quando potrò metterò qualcosa di più concreto. Essere positivi  secondo me è il primo passo che possa fare una persona per poter cambiare. L'ho imparato sulla mia pelle.

Torno alla mia settimana di stacco dal mondo e vi lascio con un sorriso. 




giovedì 21 febbraio 2013

Influenza dei mie stivali.

In questi giorni sto pianificando la presentazione della tesi. Il vestito, che per noi donne è una cosa importante, c'è. C'è ed è stupendo, black&white. Molto anni '60, molto vintage. Che amore! 
Con la giacca poi se mi guardo allo specchio vedo una persona seria.. è un grande passo avanti per l'umanità!
Fronzoli a parte, ho appena finito di costruire le mappe mentali con le quali presenterò le mie argomentazioni. Mi manca solo l'animazione della presentazione. Sto lavorando un pò a rilento perchè, siccome non avevo tempo di influenzarmi, giustamente mi sono beccata l'influenza. TA-DAH.
Non respiro e la testa me la sento fluttuare per la casa, il naso mi tira tutto perchè si è rinsecchito a furia di soffiarlo ogni 5 minuti. Non sto molto bene, ma bisogna per forza lavorare.
L'unica cosa che mi da un pò sollievo nel passare ore a pc sono le rilassanti melodie della colonna sonora di Dexter, il serial killer più amato d'america e da me. Non so spiegarlo ma sentendo quelle musiche è come se entrassi in un "dexter mood" diventando meticolosa e puntigliosa. Certo non sento i bisogni mostruosi di Dexter, però anche per me il lavoro diventa un piacere: un piacere proprio come quello che prova Dex nel suo.

Il mio "dexter mood" mi chiama, mi attende ancora un pò di smanettamento a pc. Vi invito, con questo link, a trovare il "mostro mood" che è in voi. ;)


lunedì 11 febbraio 2013

BUON NATALE!

Si, Buon Natale. Quest'anno siamo fortunati: il paesaggio è ricoperto di neve, i fiocchi sono così soffici e grandi, tutto è ovattato..ma aspetta..oggi non è Natale! E oserei anche un "per fortuna"! Abbiamo già dato tra super pranzi e super cene assassine. Oggi, anche se nevica, non sono particolarmente acida..meno del solito. Mi sento quasi ispirata: sono alla ricerca per casa di un pezzo di vetro o di plexiglass (so che sei nascosto da qualche parte) perchè ho voglia di scattare qualche foto con la neve. Do il tempo alla reflex, che riposava da un pò di caricarsi e poi via a fare qualche scatto. Dovrei studiare ma voglio comunque ritagliarmi una mezz'oretta per un pò di creatività, sperando che non cessi subito di nevicare.
Nel frattempo vi lascio ai vostri parenti e ai vostri mega pranzi..ah già, avevamo detto che non è Natale, miseriaccia! 

Scherzi a parte, vi ricordo che stasera torna The Walking Dead..chi è elettrizzato e non vede l'ora? (io sto saltando sul tavolo dalla felicità!) Oggi il Lunedì non rispecchia il suo stereotipo. 
                        Deve proprio essere Natale!!

giovedì 24 gennaio 2013

Il tubero verduroso..

La settimana scorsa ho fatto una delle mie solite gaffe. Ero a cena a casa del mio fidanzato e come di consueto, ci siamo fatti due chiacchieri con i suoi dopo il caffè. Si parlava di verdure quando mi è stato chiesto che cosa preferisco. Ho iniziato un elenco di verdure e poi ecco spuntare la gaffe: le patate. Le patate sono delle verdure. Dalla conversazione e dall’ilarità scoppiate dopo la mia affermazione, ho capito che le patate non sono verdure. Ho capito che sono consapevolmente ignorante. Ho cercato di sostenere la mia tesi ma niente da fare: le patate non sono verdure bensì sono dei tuberi (e fin qui ci arrivavo), il cui scopo principale, citando l’amica Wikipedia, è quello di organo in cui vengono accumulate sostanze di riserva glucidiche (amido, inulina, ecc.) che servono ad assicurare la sopravvivenza della pianta durante l'inverno (qui già non ci arrivavo più). Già. È vero, non hanno la stessa definizione verdure e tuberi ma entrambi sono un contorno e io davo per scontato che, come tali, fossero verdure.  
Tutta questa storia, nemmeno tanto divertente poi, mi ha fatto capire che non bisogna mai essere troppo convinti e dare per scontato ciò che conosciamo perché potremmo anche sbagliare. Sapere che una patata non è una verdura non mi cambia la vita, ma saper rivalutare certe cose potrebbe cambiarmela. Insomma non bisogna essere troppo dei Sheldon Cooper, no? Bisogna saper accettare le critiche, i suggerimenti ed avere una mentalità aperta. Essere sempre pronti ad imparare dalle esperienze altrui e non porsi dei limiti (mentali). Per questo inizierò a togliere qualche sfumatura Sheldoniana che è in me, per avere una maggiore elasticità mentale. :)

 


Pillole di Sheldon: il gioco del “ce l’ho – manca”


Ritiene di essere intellettualmente superiore ai suoi interlocutori. Manca.

Incapace di stringere relazioni sociali ed ha molta difficoltà a comprendere ed accettare i comportamenti delle persone in circostanze informali. Manca.

È una persona estremamente ordinata ed abitudinaria. Ce l’ho la seconda parte perché al contrario sono molto disordinata.

Ha un posto fisso sul suo divano, scelto in base alla combinazione perfetta di luce, temperatura e angolazione ideale per guardare la TV e contemporaneamente partecipare ad una conversazione senza sembrare troppo defilato. Ce l’ho ma solo un posto preferito, non è motivato.

Non è incline ad assecondare i voleri e i desideri altrui, a meno che non coincidano con i suoi. Manca.

Proprio per questo, ha fatto firmare a Leonard (e a tutti quelli venuti prima di lui) un "contratto tra coinquilini”. Ce l’ho: entrambe appassionate di big bang theory.

Non è in grado di comprendere il sarcasmo e l'umorismo. Ce l’ho.

È inoltre molto pignolo e non esita a correggere qualsiasi errore che riscontra nelle interazioni e nell'agire altrui. Ce l’ho solo a volte.

Non è in grado di mentire, in quanto viene colto da visibili tic. Ce l’ho senza tic.

Ha una lunga serie di fobie. Ce l’ho.

Tra le sue passioni, vi è la fantascienza: tuttavia, più volte ribadisce il suo disgusto verso Babylon 5 e alcuni film tratti dalla saga di Star Trek. Ce l'ho.

Ha un personalissimo modo di bussare: dopo aver dato tre veloci colpetti, pronuncia il nome della persona che dovrebbe essere dall'altra parte della porta, il tutto ripetuto per tre volte. Ce l'ho. Avevo un modo personale per rispondere al telefono.

Adora inoltre i treni e i loro modellini, conosce ogni caratteristica di moltissimi tipi di treno. Manca.

E voi? Quale avete e quale vi manca?