lunedì 14 gennaio 2013

Il cimitero delle virgole

Ok forse come primo post non ho dato il meglio di me, ma io sono così. Un secondo prima ira funesta contro le icone del mio mac, un secondo dopo sono calma e pacata. Sicuramente nella vostra testa riecheggerà la parola “matta”… e lasciate che vi risponda: probabile. Non lo nego, anzi tra i miei difetti forse è quello più bello perché essere matti significa vedere il mondo con tante sfumature di colore.
Quello che non mi riesce, come noto dal post precedente, è disporre la punteggiatura nel modo giusto. Metterò troppe virgole? Metterò troppi punti? Soprattutto ho messo le virgole nei punti giusti? Credo di no, ma ho sempre un alone di dubbio che avvolge il mio cervello.
Torniamo a noi. Penso di non aver ancora detto perché sono qui a scrivere su un blog. Sentivo il bisogno come Jenna Hamilton di Awkward, di raccontarmi su di un diario virtuale perché in fondo mi sento ancora una teenager. Chissà se avrò anche io un commentatore segreto che si rivelerà un amico gay della scuola oppure se farò un pasticcio con le impostazioni e per un errore diventerò popolarissima. La realtà è che non sono qui per le motivazioni di Jenna.
Ho appena finito di scrivere la mia tesi di laurea e mi sono accorta che mi piace scrivere. Certo, me ne ero resa conto anche prima! ma la passione per le serie tv, oggetto della mia tesi, mi ha spronata a raccontarmi. Per questo sono qui. E poi devo dire che mi sento terribilmente Carry Bradshaw di Sex & the city: seduta sul mio letto a scrivere un post per il mio blog, sorseggiando un cosmopolitan, tra una sigaretta e l’altra. Ok, non bevo i superalcolici e non fumo. E non sono nemmeno bionda. E Carry di sicuro sa usare la punteggiatura al posto giusto ma hey! È bello immaginarsi nei panni di qualcuno che ammiriamo. Sogno in grande, è vero ma è piacevole poter pensare che un giorno una mia passione, che sia la scrittura o che siano le serie tv, possa diventare il mio lavoro perché darei il meglio di me. Mi impegnerei al massimo, senza fatica e riuscirei a lavorare per ore ed ore senza mai annoiarmi. Non smetterò mai di sognare, perché sto imparando che se vuoi una cosa basta l’impegno per ottenerla. Per quel giorno, quando il mio sogno diventerà realtà, giuro che avrò rispolverato la mia grammatica Dardano-Trifone per sconfiggere la voglia di riempire i post di virgole.

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